Natale: una speranza per tutti.

Il mio augurio di Natale lo prendo dalla splendida meditazione che il Priore di Bose, un monastero ecumenico vicino ad Ivrea, ha preparato per questa notte.

"I cristiani sanno per fede che Dio ha voluto compromettersi radicalmente con l’umanità facendosi uomo, sanno che è entrato nella storia per orientarla definitivamente verso un esito di salvezza, sanno che ha assunto la fragilità dell’uomo esposto alle offese del male proprio per vincere il male e la morte. E questa loro “conoscenza” sono chiamati a testimoniarla in un’assunzione quotidiana della povertà, dell’abbassamento per incontrare l’altro, nella consapevolezza che ciò che unisce gli uomini è più grande di ciò che li differenzia e li contrappone.
Sì, se a Natale i cristiani sono nella gioia non è un privilegio a loro riservato, un dono che la condivisione vanificherebbe: al contrario, non è loro consentito di impadronirsene in esclusiva perché non possono sottrarre Cristo all’umanità cui è stato inviato dal Padre: il Natale è invito alla speranza, e questa speranza è offerta a tutti."
Enzo Bianchi
(dal sito del Monastero di Bose)

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