I Vangeli Apocrifi


I Vangeli apocrifi sono testi religiosi che si riferiscono come contenuto a Gesù Cristo considerati apocrifi, cioè esclusi dal canone della Bibbia (cioè dall'elenco ufficiale della Bibbia) cristiano; per dare credibilità al testo sono spesso attribuiti a qualche apostolo o discepolo. Questi testi sono stati scritti a partire dalla metà del II secolo (dopo il 150 d.C.), ampiamente dopo la vita e la predicazione di Gesù e quando i testimoni diretti degli eventi evangelici erano già scomparsi da tempo. Difficilmente pertanto possono rappresentare documentazione storiche affidabili, in particolare laddove si trovano in contrasto con la testimonianza dei quattro vangeli canonici.
Inoltre la maggior parte dei vangeli apocrifi più antichi, di origine gnostica, si presentano come rivelazioni private di Gesù a singoli apostoli successive alla predicazione pubblica. Questo lascia trasparire la consapevolezza da parte dell'autore dell'originalità e novità del messaggio trasmesso.
L'uso e la diffusione dei vangeli apocrifi sono state variegate: i Vangeli apocrifi dell'infanzia, non canonici ma neanche propriamente eretici, hanno goduto di una certa fortuna almeno a livello artistico: per esempio la localizzazione della nascita di Gesù in una grotta deriva dal Protovangelo di Giacomo, mentre la presenza dell'asino e del bue accanto alla mangiatoia, associato tipicamente alle raffigurazioni natalizie antiche e moderne, deriva dal Vangelo dello pseudo-Matteo; i vangeli gnostici, di origine eretica e diffusi unicamente all'interno dei circoli gnostici, non sono stati in alcun modo usati e considerati all'interno della cosiddetta 'Grande Chiesa', cioè la maggior parte delle comunità cristiane. Diversamente da quanto si ritiene, in particolare in seguito al successo del best seller Il Codice Da Vinci (2003), i vangeli apocrifi non furono apertamente perseguitati. Da parte ecclesiastica e imperiale non vennero emanate esplicite proibizioni o bandi contro i vangeli apocrifi, né essi furono sequestrati o bruciati. Quelli che contenevano nozioni eretiche, perlopiù di tipo gnostico, si persero all'estinguersi della stessa eresia gnostica. Da parte cristiana inoltre la copiatura di tali testi era vista come inopportuna, non tanto per motivi dottrinali ma bensì per motivi economici: la pergamena o il papiro erano particolarmente costose, come anche impegnativa era la copiatura amanuense, e l'attività veniva prevalentemente dedicata ai testi usati per il culto liturgico o per la devozione personale (i Vangeli canonici). I tre criteri usati dalla Chiesa cristiana antica per considerare un testo canonico nell'ambito del Nuovo Testamento, e dunque di per stabilire quali rappresentavano Apocrifi del Nuovo Testamento, sono stati:
Paternità apostolica: attribuibile all'insegnamento o alla diretta scrittura degli apostoli o dei loro più stretti compagni;
Uso liturgico: testi letti pubblicamente nei riti liturgici delle prime comunità cristiane;
Ortodossia: testi che rispettano le verità dogmatiche di fede (Unità e Trinità di Dio, Gesù Cristo vero Dio e vero uomo...).
(Le informazioni sono tratte (anche se un po' semplificate da me) da Wikipedia e rimandano attraverso alcuni link all'enciclopedia stessa. Vi ho già detto in altri post che l'enciclopedia è pensata per adulti quindi usa un linguaggio tecnico a volte difficile)

Commenti

Fabio Giovanni Rocco ha detto…
Complimenti se vuoi leggere e scaricare tutti i vangeli apocrifi esistenti vai qui
Tutti i Vangeli Apocrifi