Il Sikhismo - la Religione Sikh

In una mattina di primavera del 1500 un giovane di nome Nanak (1469-1538), magazziniere a Sultanpur, venne chiamato in cielo al cospetto di Dio, e - rivelano le leggende - bevve dalle sue mani l'ambrosia divina che lo illuminò: nacque così la religione sikh, Una religione monoteista che crede nella necessità di amare e servire i fratelli. Non nega la credenza nella reincarnazione e degli effetti delle azioni sulle vite successive, e cioè il Karma. Il traguardo finale è di interrompere il ciclo delle nascite allo scopo di una congiunzione con il Creatore, Unico e Indivisibile. Sulla strada che porta a questa congiunzione l'individuo ha la possibilità di purificarsi conducendo una vita integra e onesta, superando il proprio egoismo e rinunciando ai vizi (come alcool, tabacco in qualsiasi forma, desiderio per cose o donne altrui, ecc). Tutti gli esseri sono uguali davanti al Creatore, rifiutando così il sistema castale e la disparità fra uomo e donna. Infatti, le donne possono guidare la congregazione in preghiera. Anche il rapporto fra uomo e donna è di assoluta uguaglianza.
I Sikh portano come segno di appartenenza con la Comunità, un cognome comune “Singh”, che significa “Leone” (della Fede), il caratteristico turbante e le “Cinque K”, cioè:
1) Kés (barba e capelli mai tagliati, questi ultimi raccolti nel turbante);
2) Kanghâ (pettine in legno);
3) Kirpân (un piccolo pugnale che i Sikh annodano fra i capelli);
4) Karâ (un braccialetto di ferro);
5) Kaccha (pantaloni corti alle ginocchia).
I sikh nel mondo sono circa 18 milioni e vivono per lo più nella regione indiana del Punjab. Fuori dall'India, le più grandi comunità sikh si trovano in Nord America (Stati Uniti e Canada) e in Gran Bretagna.

(il testo è tratto da Il Paese dei bambini che sorridono)



Il video che trovate qui sopra è stato scelto da Manpreet della 3° B

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