L'opera degli Amanuensi fu indispensabile per la conservazione del sapere antico, ma aveva un limite implicito nel fatto di essere un processo lento e dispendioso. Per poter copiare un libro ci volevano mesi, in qualche caso anni.
Molti provarono ad inventare tecniche per accelerare e meccanizzare la produzione dei libri.
Ma si rivelarono poco adatte allo scopo.
Senza l'invenzione della stampa a caratteri mobili, meno persone saprebbero leggere, alcuni eventi storici non sarebbero giunti a noi e le più grandi scoperte scientifiche avrebbero viaggiato con secoli di ritardo.
Vediamo però i vari passaggi:
Molti provarono ad inventare tecniche per accelerare e meccanizzare la produzione dei libri.
Ma si rivelarono poco adatte allo scopo.
Senza l'invenzione della stampa a caratteri mobili, meno persone saprebbero leggere, alcuni eventi storici non sarebbero giunti a noi e le più grandi scoperte scientifiche avrebbero viaggiato con secoli di ritardo.
Vediamo però i vari passaggi:
Prima tappa: la stampa con i blocchi di legno
Siamo in Oriente, nella Cina del VI secolo d.C., all’epoca della dinastia Tang. Tra le tante invenzioni del grande Impero, venne creato un sistema che permetteva di stampare attraverso matrici di legno intagliate, inchiostrate e impresse su un foglio di carta. Ovviamente anche questo era un processo lungo: bisognava intagliare nel legno la matrice, naturalmente al contrario, ma una volta prodotta, questa permetteva la stampa di centinaia di fogli identici.
Seconda tappa: la stampa a caratteri mobili
Arriviamo ora a una delle tappe più importanti nella storia della stampa: l’introduzione dei caratteri mobili. Ancora una volta l’invenzione arriva dalla Cina. Nel 1041 il tipografo Bi Sheng inventò dei caratteri mobili di argilla che presentavano, però, il difetto di rompersi facilmente. Nel 1298, l’inventore Wang Zhen iniziò a utilizzare dei caratteri di legno molto più resistenti, inventando anche un complesso sistema di tavole girevoli che migliora la qualità della stampa.
Tutte queste innovazioni però non giunsero in Europa...
Gutenberg e l'invenzione dei caratteri mobili in Europa.
Siamo nel XV secolo quando Johannes Gutenberg introdusse i caratteri mobili in Europa. L’oggetto-fulcro della sua tecnica è il punzone, un parallelepipedo di acciaio sulla cui testa è inciso, in rilievo e a rovescio, un segno tipografico – che può essere un numero, una lettera o un segno di punteggiatura. Il punzone crea la matrice dentro cui vengono fusi i caratteri, che vengono successivamente disposti su un vassoio, inchiostrati e impressi sulla carta.
Quali sono le tre grandi innovazioni introdotte da Gutenberg?
Utilizza, per la prima volta, degli inchiostri a base oleosa, più duraturi dei precedenti inchiostri ad acqua.
I caratteri tipografici diventano più resistenti, perché realizzati con una lega di piombo, stagno e antimonio.
Inventa la prima matrice per la creazione veloce di caratteri.
marchingegno manuale per la creazione di caratteri da stampa |
Inventa la prima pressa per la stampa, il cui funzionamento è ispirato a quello del torchio per l’uva.
Dopo circa un anno di sperimentazioni, il 23 febbraio 1455 viene data alle stampe la “Bibbia di Gutenberg”, con una tiratura di 180 copie.
Guardate questo video che spiega (in Inglese, ma le immagini si spiegano da sole...) qual era l'attività di Gutenberg e come si arrivò alla prima Bibbia stampata.
Guardate questo video che spiega (in Inglese, ma le immagini si spiegano da sole...) qual era l'attività di Gutenberg e come si arrivò alla prima Bibbia stampata.
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