27 gennaio - Giorno della memoria della Shoah


« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.»
legge n. 211 del 20 luglio 2000

Ragazzi è importante ricordare ciò che è accaduto, ne abbiamo parlato in questi giorni a scuola. Per non dimenticare è necessario conoscere bene, a fondo, il processo che ha portato degli individui normali a trasformarsi in razzisti prima, persecutori poi e quindi in assassini. Ne abbiamo discusso, non è capitato solo allora, anche in seguito ci sono stati genocidi e stermini (Rhuanda, ex Jugoslavia, Cambogia...), non è escluso che anche noi senza accorgercene, lentamente, dal semplice "io con quelli non ci parlo", si passi all'esclusione e al razzismo. E' quello che vogliamo veramente?


Date un'occhiata a ciò che è accaduto, cliccate sull'immagine qui sopra, sarete rimandati ad un sito on-line con informazioni complete e accurate su quei tragici avvenimenti. (grazie a Carmela del sito Il blog di profrel)

Se questo è un uomo

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

(Primo Levi, Se questo è un uomo, 1947)


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