Prima del “vangelo” c’è Gesù di
Nazareth, la sua persona.
Gesù non scrive e non detta ma parla, agisce, compie miracoli, muore, risorge,
invia il suo spirito.
Gesù, con la sua persona, con il suo mistero, ha segnato i discepoli, li ha
fatti innamorare delle sue parole, che rimangono incise nelle loro menti, li impressionati
e stupiti con i suoi miracoli… ma fino al giorno di Pentecoste tutto questo
rimane fissato in loro, resta fermo nella loro memoria: è una loro esperienza che
tranne a pochi amici non hanno mai comunicato pubblicamente
Scatta la naturale paura di chi vuole salvare la propria vita… più che
annunciare la vittoria di Gesù sul male, la mormorano, la raccontano sottovoce
agli amici, a coloro che seguivano Gesù ed ora erano persi perché sembrava che
il loro Messia fosse stato sconfitto.
Finalmente il giorno di Pentecoste lo Spirito promesso da Gesù dà a Pietro
e agli altri undici la forza di annunciare senza paura:
«Uomini d'Israele, ascoltate queste
parole: Gesù di Nazareth - uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di
miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso operò fra di voi per opera sua,
come voi ben sapete - , dopo che, secondo il prestabilito disegno e la
prescienza di Dio, fu consegnato a voi, voi l'avete inchiodato sulla croce
per mano di empi e l'avete ucciso. Ma Dio lo ha risuscitato, sciogliendolo
dalle angosce della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in
suo potere. ... Questo Gesù Dio l'ha risuscitato e noi tutti ne siamo
testimoni. ... Sappia dunque con certezza tutta la casa di Israele che Dio ha
costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso»
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(Atti degli Apostoli 2,22.32.36)
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Il luogo in cui nascono i Vangeli – le lettere
apostoliche
Dopo l’annuncio degli Apostoli nascono le prime comunità cristiane, ed è
proprio la vita della comunità cristiane l’ambiente vitale in cui cominceranno
a svilupparsi i primi nuclei dei Vangeli. Attraverso l’annuncio, il culto, la
catechesi, vengono in luce molteplici aspetti di Gesù, molteplici volti. Ognuno
si sente di raccontare la sua esperienza, cosa ha sentito o visto fare da Gesù
e dagli apostoli.
Nelle comunità però a volte sorgono delle discussioni, dei litigi, dei
dubbi ecco che prima San Paolo poi anche altri apostoli scrivono delle lettere
alle comunità fondate o visitate da loro per togliere i dubbi, pacificare,
sgridare, correggere.
Chi scrive i Vangeli
Gli apostoli però cominciano a morire, uccisi da chi aveva già messo a
morte Gesù. Cosa fare? Il tempo passa e ciò che gli apostoli hanno raccontato
con tanta vivacità ora rischia di sbiadire e venire dimenticato. E’ necessario raccogliere
il materiale, mettere ordine, trascrivere.
"Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto." (Lc 1,1.4)
Chi compie questa scelta ispirata? Chi sceglie, chi seleziona,
chi dispone?
S. Pietro parlando del suo agire e dell’agire degli apostoli, usa questa
frase: “Chi è stato? Lo Spirito Santo e noi”. Quindi la comunità cristiana assistita,
ispirata dallo Spirito Santo.
Ecco quindi i 4 Vangeli e gli altri scritti
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