"Santa Maria, madre di Dio..."
Così si recita nella seconda parte dell'Ave Maria.
E’ una vera professione di fede: Maria è Madre di Dio.
La chiesa ha impiegato quasi tre secoli per esprimere queste parole e per farne il cuore della sua fede riguardo a Maria.
In questo modo ha risposto alle domande che i cristiani si ponevano: Chi è Maria per la Chiesa e per il credente?
Innanzitutto è importante ricordare che tutto quello che è stato affermato di Maria, nella fede della Chiesa, è stato conseguenza di ciò che si è capito del mistero di Gesù stesso.
Teniamo presente che se il centurione romano ai piedi della croce dichiara che Gesù è il Figlio di Dio (Marco 15,39), i primi cristiani ci impiegheranno anni per affermare con certezza quello che significava, per affermare il contenuto di fede di queste parole, che segnano il vertice dei Vangeli.
I primi grandi concili, che vengono chiamati “Concili cristologici”, dovevano forgiare a poco a poco le parole di fede sull'identità di Gesù. Fu nel 325, al Concilio di Nicea, che la Chiesa affermò, con forza, che Gesù è vero Dio e vero uomo. E’ stato quindi, approfondendo questa fede, che la Chiesa ha affermato Maria come Theotokos, cioè Madre di Dio: perché Maria ha dato alla luce Gesù, che la fede riconosce come Figlio di Dio.
Fu il Concilio di Efeso a proclamarlo nel 431: Maria è Madre di Dio, per il concepimento umano del Figlio di Dio nel suo grembo. Quindi Maria è la Madre di Dio perché è da lei che ottiene il corpo con cui è nato secondo la carne.
Questo sviluppo della fede in Maria madre di Dio è comunque pienamente radicato nel Vangelo. Nelle parole di Elisabetta in particolare, che è stupita di incontrare Maria e grida ad alta voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? (Luca 1, 42-43).
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