CAFARNAO: IL PAESE DI GESU' - ricostruzione in 3D del luogo della casa di Pietro (video)
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Quando parliamo dei luoghi della vita di Gesù, immediatamente associamo a lui Nazareth, dato che, riferendosi al "Gesù storico" (cioè alla figura di Gesù inquadrata nella storia e nella cultura del suo tempo) spesso lo chiamiamo Gesù di Nazareth. Parlando poi della sua nascita, non possiamo non pensare a Betlemme, la città di Davide, presso la quale Giuseppe e Maria si recano a causa del censimento. Sicuramente poi Gerusalemme è il luogo per eccellenza associamo a Cristo: è la città della sua ultima settimana, della sua passione, morte e della sua Risurrezione. Pochi però sanno che Gesù, dopo il battesimo nel Giordano, lasciata Nazareth, sceglie come suo paese d'elezione un villaggio di pescatori: Cafarnao, sulle rive del Mare di Galilea.
(ricostruzione del porto e della cittadina di Cafarnao)
Cafarnao è situato nella parte nord ovest del Mare (in realtà lago) di Galilea ed è a circa 42 km. da Nazareth, il paese d'origine di Gesù.
(in basso a sinistra Nazareth e in alto, sulla costa del Lago, Cafarnao)
La sua posizione privilegiata lungo le pescose coste settentrionali del Lago, la vicinanza alle fonti sorgive di Tabga e la prossimità ad una arteria della Via Maris, permetteva agli abitanti di Cafarnao di dedicarsi tanto alla pesca quanto all’ agricoltura e di beneficiare dei traffici commerciali che si snodavano tra la Galilea e Damasco.
Gesù scelse Cafarnao per farne centro del suo ministero pubblico in Galilea.
Cafarnao, secondo i Vangeli, è diventata la città di Gesù (Mt
9,1) dopo l’incontro con i suoi primi discepoli. Vi abitavano
Pietro, Andrea, Giacomo, Giovanni e Matteo (Mc 1,21-34par;
2,1-17par) e probabilmente anche Filippo, se si identifica
Betsaida di Galilea con Cafarnao (Gv 1,44; 12,21). Betsaida
significa “casa o paese di pescatori”.
All’epoca di Gesù Cafarnao era un villaggio non fortificato
e si sviluppava per qualche centinaia di metri lungo la riva
del lago, da est a ovest, tra il mare e le montagne del nord.
Si calcola che la densità massima di 1500 abitanti venne
raggiunta nel periodo bizantino e quindi al tempo di Gesù
doveva essere più ridotta.
L’impianto era regolare, le vie principali erano dirette verso
nord e sud e le vie secondarie le intersecavano in modo
ordinato. Le case, costruite con pietre di basalto grezze, erano
piuttosto modeste, senza fondazioni, generalmente a un solo
piano. Avevano ampi cortili circondati da piccole camere.
Il tetto, di terra pressata mescolata con la paglia, serviva da
magazzino; lo si raggiungeva tramite scale di pietra.
La vita familiare si svolgeva nei cortili dove si cucinava,
si mangiava, si viveva e addirittura si dormiva durante i
periodi più caldi.
Dagli scavi realizzati sul posto si deduce
che non c’erano grande differenziazioni economico-sociali. Gli abitanti erano pescatori, agricoltori, mercanti o
lavoravano in piccole industrie. Anche l’agricoltura era
molto sviluppata in questa regione. Sono stati ritrovati infatti
pressoi per l’olio e macine per grano e cereali.
Situato a 5 km dal fiume Giordano e dal suo sbocco nel lago,
Cafarnao fungeva da terra di confine tra la tetrarchia di
Erode Antipa e il territorio di Filippo. Per questo motivo era
un luogo di frontiera dove veniva riscosso il dazio doganale
(Mc 2,13-15).
(scena di vita quotidiana a Cafarnao)
Quindi dai Vangeli sappiamo che nel villaggio vi era la casa di alcuni apostoli tra cui quella di Pietro dove prese dimora e una sinagoga dove si recava il sabato. Cosa successe dopo la morte e Risurrezione di Gesù?
Possiamo ipotizzare che l'attenzione nei confronti del paese di Gesù fosse molto attiva, sicuramente i cristiani volevano conoscere e vedere dove Egli aveva parlato e operato miracoli (la guarigione della suocera di Pietro, il paralitico calato dal tetto e tanti altri riassunti dagli evangelisti in frasi sintetiche)
Nel I sec d.C. a Cafarnao si radunò una comunità di Giudeo-Cristiani che stabilì nella casa di Pietro il luogo di incontro delle assemblee, costituendo un luogo di culto domestico. La presenza di giudeo-cristiani è segnalata anche in diverse fonti ebraiche, che chiamano questi primi cristiani Minim ovvero eretici.
Con la pace costantiniana, i fedeli poterono edificare una domus ecclesia più spaziosa che dovette accogliere i primi pellegrini provenienti anche da lontano.
In età bizantina sia la sinagoga che la chiesa ottagonale furono ricostruite in forme eleganti e monumentali, a testimonianza anche dell’accresciuto benessere economico e sociale degli abitanti e delle attenzioni delle due comunità cristiana ed ebraica verso lo stesso luogo di Cafarnao.
Con il periodo arabo il villaggio iniziò gradatamente a perdere di importanza fino al suo abbandono definitivo che si completò nel XIII secolo.
Il luogo rimase abbandonato fino all'interesse e all'acquisto da parte dei Francescani di Terrasanta
(foto del luogo prima degli scavi)
Gli scavi del 1968 hanno portato alla luce la casa di San Pietro sotto la chiesa ottagonale bizantina situata circa 30 metri a sud della sinagoga. Questa casa è spesso menzionata nei Vangeli che la mettono in relazione all'attività di Gesù a Cafarnao. La storia di questa casa in cui visse Gesù, può riassumersi nel modo seguente:
La data iniziale va fissata nel primo secolo a.C.
A partire dalla fine del primo secolo d.C. una parte di quella casa, cioè la sala n.1, venne trasformata in "domus-ecclesia", fu adibita cioè a luogo di riunioni religiose.
Nel quarto secolo la suddetta "domus-ecclesia" venne ampliata e separata dal resto del villaggio attraverso un imponente muro di cinta
Nella seconda metà del quinto secolo tutte le strutture dell’insula sacra vennero abbattute e venne costruita una chiesa di forma ottagonale.
Ecco una fotografia delle rovine così come erano alla fine degli scavi e prima della costruzione della chiesa che copre "la casa di Pietro".
(nella parte superiore, vicino agli alberi si possono vedere i resti della chiesa ottagonale bizantina)
Lo studio veronese "Luciano Pugliese" di Garda nel 2012 ha elaborato delle ricostruzioni in 3D dell'abitato di Cafarnao e dell'insula sacra cioè del nucleo archeologico considerato parte di un luogo sacro dei primi secoli del cristinaesimo, che sarebbe corrisposto alla casa di Pietro presso la quale abitò Gesù.
Nel seguente filmato possiamo vedere:
nei primi secondi un tentativo di ricostruzione della casa di Pietro com'era in origine, si prosegue poi con una ricostruzione della Domus Ecclesiae che vi sarebbe sorta successivamente nel IV secolo, ed infine la chiesa ottagonale bizantina del V secolo, della quale è possibile vedere bene le mura di base anche oggi negli scavi archeologici e mettendola in relazione alla bella Sinagoga distante solo 30 metri.
Nel filmato seguente lo studio Luciano Pugliese ha ricostruito le fasi dello sviluppo del sito partendo dai resti archeologici.
Peccato che la navigazione interattiva che era presente nel sito della Custodia di Terrasanta sia stata tolta.
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