CARATTERISTICHE DI UN TEMPIO SHINTOISTA

Lo shintoismo - "la via dei kami" - è una forma di religiosità profondamente radicata nelle pratiche religiose e agricole preistoriche giapponesi. Il termine kami può riferirsi a divinità mitologiche giapponesi, ma può anche significare divinità manifestate in oggetti naturali, luoghi, animali e persino esseri umani. I rituali e le celebrazioni shintoiste sottolineano l'armonia tra divinità, uomo e natura, una caratteristica fondamentale della vita religiosa e dell'arte giapponese fino ai giorni nostri. 

Nell'immagine seguente vediamo come solitamente è organizzato un santuario-Tempio Shintoista. 
(Izanagi-jingu a Hyogo)

Partendo dall'idea che i kami risiedono nella natura, i santuari shintoisti erano tradizionalmente vicini a importanti manifestazioni della forza della natura come cascate, grotte, formazioni rocciose, cime delle montagne o valli nella foresta.

(Le cascate di Nachi luogo sacro per lo Shintoismo)

Man mano che lo shintoismo si affermava e la società giapponese si sviluppava, le persone ebbero bisogno di un luogo  più adatto e vicino ai luoghi abitati per adorare i kami, perciò nei villaggi e nelle città vennero costruiti complessi di santuari. Vennero anche adottati metodi più adeguati ai luoghi abitati per condurre i rituali e si giunse all'introduzione di altri edifici cerimoniali oltre alla sala che custodisce il kami.

(giardino-paesaggio simbolico del tempio Heian a Kyoto)

In epoca medievale l'architettura shintoista sviluppò un complesso di santuari circondato da una recinzione dalla quale si accedeva attraverso un arco sacro o torii. Il complesso comprendeva una sala principale per i fedeli (haiden), una sala kami più piccola (honden) e un paesaggio rituale (giardino). Gli adoratori dell'haiden dirigevano le loro preghiere all'honden, che ospitava uno specifico kami simboleggiato da un oggetto sacro della mitologia giapponese, come uno specchio o una spada.


(specchio sacro)

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