INTERVISTA IMMAGINARIA A MADRE TERESA - FOCUSJUNIOR

Gironzolando sul sito di Focus Junior ho trovato questa intervista immaginaria a Madre Teresa, che ha vinto il premio Nobel per la pace nel 1979 e che è stata dichiarata Santa nel 2016 da Papa Francesco.
L'articolo che si avvale anche delle belle immagini di Giovanni Garattoni (che pubblico qui di seguito con una didascalia che le spiega), riporta un'immaginaria intervista che l'autrice Maria Leonarda Leone fa alla Santa, tanto amata da Cristiani e non (Induisti e Musulmani indiani l'hanno amata moltissimo in vita e anche dopo).
A destra l'intervistatrice, che immagina di vedere la scena di quando madre Teresa giovane suora, durante un viaggio in treno (viveva già in India come suora dell'ordine di Loreto) sentì la vocazione di dedicarsi ai più poveri.

Madre Teresa, anche se era piccola, anzi minuta, e apparentemente gracile, aveva una forza e una volontà fortissime, inoltre non aveva paura di avvicinarsi e curare coloro che tutti rifiutavano: i lebbrosi, abbandonati per le strade di Calcutta.


Nel 1979 l'accademia svedese per il premio Nobel le diede il premio e un assegno di 1 milione di dollari che lei accettò ben volentieri: con quei soldi costruì ospedali e orfanotrofi in molte parti dell'India.


È il 1964 e a Calcutta si reca Papa Paolo VI per celebrare il Congresso Eucaristico Internazionale. Lascia in dono a Madre Teresa una bellissima macchina. Lei la vende e con il ricavato dà il via alla costruzione di una "città" per ospitare i lebbrosi: la strada più grande di quella singolare città la intitola a Papa Montini. 

Lei si definiva così:
“Sono come una piccola matita nelle Sue mani, nient’altro. È Lui che pensa. È Lui che scrive. La matita non ha nulla a che fare con tutto questo. La matita deve solo poter essere usata”. 


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