(Giulio Romano - Sala dei Giganti - Palazzo Tè - Mantova)
Seconda puntata... partiamo da quanto acquisito ieri: la terra (Gea o Gaia) sarebbe nata, insidiata dalle tenebre degli abissi (Tartaro), dalla notte (Nyx) e dal buio (Erebo), ma comunque animata da uno spirito di vita (Eros). Cosa sarebbe successo nel secondo momento delle origini secondo gli antichi greci?
Da GAIA / GEA nacquero:
URANO
OUREA
I primi figli di Gea/Gaia letteralmente erano attaccati a lei, infatti gli Ourea erano gli spiriti primigeni delle Montagne. A differenza della maggior parte delle figure mitologiche greche, gli spiriti delle montagne non avevano affatto un padre. la loro madre li ha semplicemente voluti in essere e in breve tempo si sono levati in piedi maestosi, sollevandosi dal suo corpo di terra.
PONTO
La personificazione o lo spirito del mare, non appare in nessun mito importante.
Su di lui però si spostò l'attenzione di Gea, dopo che si fu sbarazzata dello sposo Urano, con l'aiuto del figlio-Titano Kronos. Dalle loro nozze nacquero:
Nereus, il vecchio del mare, sincero e benigno, fonte di giustizia e di miti consigli.
L'immane Thaumas, la meraviglia del mare.
L'immane Thaumas, la meraviglia del mare.
Il vigoroso Phorkys,
Keto dal bel viso.
Eurybia, che aveva un cuore più duro del ferro.
DAL MATRIMONIO TRA GEA/GAIA E URANO NACQUERO:
DAL MATRIMONIO TRA GEA/GAIA E URANO NACQUERO:
CICLOPI
ECATONCHIRI/CENTIMANI
Erano figli di Urano (il cielo) e di Gea (la terra), che venne fecondata dalla pioggia che Urano fece cadere dal cielo. Gli Ecatonchiri/Centimani furono tre, di nome Cotto, Briareo e Gige. Ognuno di loro aveva cento braccia e cinquanta teste che sputavano fuoco. Il padre, che temeva la loro forza, li gettò nel Tartaro, ovvero la parte più remota ed oscura degli inferi, assieme ai Ciclopi, loro fratelli.
Oceano: divinità marina, dalla sua unione con Teti, la maggiore delle Titanidi, nascono i fiumi, le fonti e i laghi della Terra, nonché le Oceanine, bellissime ninfe che popolano i mari, e i fiumi infernali Acheronte, Stige e Lete.
E SOPRATTUTTO I...
TITANI
Potenti divinità giganti (più grandi degli dei che li avrebbero sostituiti) che hanno governato durante la leggendaria e lunga Età dell'Oro. Ci sono dodici Titani: sei Titani maschi e sei Titanidi femmine. I Titani erano associati a vari concetti primordiali, alcuni dei quali sono semplicemente estrapolati dai loro nomi: oceano e terra fertile, sole e luna, memoria e legge naturale. I dodici Titani erano governati dal più giovane, Kronos, che rovesciò il loro padre, Urano, per placare la loro madre, Gaia. I Titani vennero spodestati da Zeus nella Titanomachia (lotta contro i Titani. Furono imprigionati nel Tartaro.
ECCO L'ELENCO DEI TITANI E DELLE TITANIDI
Oceano: divinità marina, dalla sua unione con Teti, la maggiore delle Titanidi, nascono i fiumi, le fonti e i laghi della Terra, nonché le Oceanine, bellissime ninfe che popolano i mari, e i fiumi infernali Acheronte, Stige e Lete.
Teti: Sposa di Oceano e madre di tutti i fiumi del mondo e degli esseri femminili acquatici detti Oceanine. La sua dimora era localizzata nell'estremo Occidente.
Iperione: in greco “colui che corre in alto”, dal suo matrimonio con Teia, “la divina”, nascono le divinità delle luce e del calore: Helios (il Sole), Selene (la Luna) ed Eos (l’Aurora). Anticamente era chiamato Iperione lo stesso sole.
Iperione: in greco “colui che corre in alto”, dal suo matrimonio con Teia, “la divina”, nascono le divinità delle luce e del calore: Helios (il Sole), Selene (la Luna) ed Eos (l’Aurora). Anticamente era chiamato Iperione lo stesso sole.
Teia: Titanide della vista e della lucentezza, Madre del sole, della luna e dell'alba e sposa di Iperione
Ceo: non è ricordato spesso nei miti, tuttavia gli abitanti dell’isola greca di Cos, lo celebrano come la divinità simbolo della loro terra. Sua sposa è Febe “la lucente”, madre di Latona, che da Zeus genererà Apollo e Diana.
Crio: chiamato anche “Megamede” (Grande Signore), rappresenta il “pilastro del Sud” e sposa Euribia, che non è una Titanide. Con lei genera Astreo, Pallante e Perse, da cui hanno origine le stelle, i venti, la vittoria, il potere, la violenza e l’ardore.
Giapeto; a sua volta, non sceglie in sposa una Titanide. Da Climene, figlia di Oceano, genera Menezio; Atlante, gigante che sostiene il cielo con la forza delle sue braccia; Epimeteo, il cui nome è ricordato nel mito di Pandora, alla quale farà dono del vaso pieno di sciagure, e Prometeo, che ingannerà Zeus facendo agli uomini dono del fuoco.
Temi; “la Giustizia”, antichissima dea dell’ordine e dell’equilibrio. In suo nome si fanno giuramenti, si stipulano trattati e si accolgono gli ospiti. È lei, insieme a Febe, (Φοίϐη), a fondare l’oracolo di Delfi. Con Zeus finirà per dare origine ad altre entità che personificano l’armonia della natura e della vita: le Moire Cloto, «la filatrice», Lachesi, «colei che fissa (il destino)» e Atropo, «l’irremovibile», che assegnano all’uomo il suo destino, e le Ore, che simboleggiano le stagioni della natura: Tallo «la germogliante», Carpo «la matura» e Auxo «la crescente».
Ceo: non è ricordato spesso nei miti, tuttavia gli abitanti dell’isola greca di Cos, lo celebrano come la divinità simbolo della loro terra. Sua sposa è Febe “la lucente”, madre di Latona, che da Zeus genererà Apollo e Diana.
Crio: chiamato anche “Megamede” (Grande Signore), rappresenta il “pilastro del Sud” e sposa Euribia, che non è una Titanide. Con lei genera Astreo, Pallante e Perse, da cui hanno origine le stelle, i venti, la vittoria, il potere, la violenza e l’ardore.
Giapeto; a sua volta, non sceglie in sposa una Titanide. Da Climene, figlia di Oceano, genera Menezio; Atlante, gigante che sostiene il cielo con la forza delle sue braccia; Epimeteo, il cui nome è ricordato nel mito di Pandora, alla quale farà dono del vaso pieno di sciagure, e Prometeo, che ingannerà Zeus facendo agli uomini dono del fuoco.
Temi; “la Giustizia”, antichissima dea dell’ordine e dell’equilibrio. In suo nome si fanno giuramenti, si stipulano trattati e si accolgono gli ospiti. È lei, insieme a Febe, (Φοίϐη), a fondare l’oracolo di Delfi. Con Zeus finirà per dare origine ad altre entità che personificano l’armonia della natura e della vita: le Moire Cloto, «la filatrice», Lachesi, «colei che fissa (il destino)» e Atropo, «l’irremovibile», che assegnano all’uomo il suo destino, e le Ore, che simboleggiano le stagioni della natura: Tallo «la germogliante», Carpo «la matura» e Auxo «la crescente».
Febe: Titanide del mistero e della profezia, moglie di Ceo. Prima divinità protettrice di Delfi.
Mnemosine: “la Memoria” si unirà con Zeus in nove notti consecutive e con lui genererà le nove Muse, protettrici delle arti e delle scienze.
Crono: “il fortissimo Crono… di scaltro consiglio, fra tutti i figli il piú tremendo; colui che vendicherà la madre Gea per il grave torto fattole dal padre (aveva nascosto dei figli nel Tartaro).
Mnemosine: “la Memoria” si unirà con Zeus in nove notti consecutive e con lui genererà le nove Muse, protettrici delle arti e delle scienze.
Crono: “il fortissimo Crono… di scaltro consiglio, fra tutti i figli il piú tremendo; colui che vendicherà la madre Gea per il grave torto fattole dal padre (aveva nascosto dei figli nel Tartaro).
Rea: sposa di Crono e madre degli dei dell'Olimpo Zeus, Estia, Demetra, Era, Ade e Poseidone. Crono tenterà di divorare i suoi figli, ma Rea riesce a salvare Zeus, l'ultimo nato, facendo inghiottire al marito al posto del figlio una pietra.
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