I LIBRI DELLA BIBBIA - SUDDIVISIONE E CONTENUTI

 La Bibbia è una piccola Biblioteca... 


Oggi questa affermazione ci lascia stupiti, ma un tempo non in tutte le case era possibile avere una libreria con 73 libri, addirittura nemmeno alcuni monasteri potevano contare biblioteche così fornite: nel medioevo infatti un libro era un prezioso oggetto, trascritto a mano su pergamene (da ogni pecora si potevano trarre al massimo quattro piccole pagine...) e tramandato da una generazione all'altra.

Tornando alla Bibbia, il fatto stesso che in essa troviamo 73 interi libri (alcuni in realtà poco più lunghi di un foglio...) ci fa dire che fosse ricco chi poteva permettersela. Anche oggi infatti la Bibbia solitamente è un bel volume composto da numerose pagine (in qualche caso migliaia).  


Vediamo come lungo i secoli i Cattolici hanno suddiviso questi libri. 

Innanzitutto hanno tenuto da sempre i due testamenti: ANTICO e NUOVO TESTAMENTO.



Per ANTICO TESTAMENTO si intendono gli scritti sacri scritti prima della nascita di Gesù e che riguardano il popolo ebraico e il suo inserimento nel piano di Salvezza di Dio, fin dalla creazione del mondo. Sono in totale 46 libri.
Il NUOVO TESTAMENTO invece è composto da tutti quegli scritti cristiani che parlano della vita di Gesù, degli apostoli, delle prime comunità cristiane e che sono stati composti dal 60 d.C fino all'incirca verso il 120 dopo Cristo. Sono in totale 27 libri. 

A sua volta l'ANTICO TESTAMENTO viene suddiviso in 4 grandi gruppi:
  • IL PENTATEUCO o LIBRI DELLA LEGGE:
    sono i primi 5 libri della Bibbia, quelli che gli ebrei considerano fondamentali e chiamano Torah. I cristiani li hanno chiamati con il termine di origine greca Pentateuco, che significa 5 contenitori; il nome richiama gli astucci che contenevano e proteggevano i rotoli o le pergamene.
    Parlano della salvezza di Dio partendo dalla creazione del mondo e terminano con la morte di Mosè, prima del ritorno nella terra di Canaan. Al centro di questi libri c'è la figura di Mosè e il dono della legge sul monte Sinai (ecco perché sono chiamati anche libri della Legge).
    Sono i libri più importanti e conosciuti dell'Antico Testamento: GENESI, ESODO, LEVITICO, NUMERI, DEUTERONOMIO.
  • I LIBRI STORICI:
    il loro nome lascia trasparire evidentemente il loro contenuto: sono 16 libri che raccontano le complicate vicende del popolo ebraico. tali vicende iniziano dal suo insediamento nella terra di Canaan sotto la guida di Giosuè. Si racconta poi la fondamentale esperienza della nascita del regno di Israele, i cui re più famosi saranno Saul, Davide e Salomone, la separazione del regno in due nazioni e le rovinose cadute in mano ad Assiri e Babilonesi. I libri terminano con le cronache dei difficili momenti che il popolo vivrà sotto la dominazione dei Greci (fino a circa il 134 a.C.).
  • LIBRI PROFETICI:
    La presenza dei profeti affianca ogni momento della storia del popolo d'Israele, sia durante le sue fasi più positive (il profeta sgriderà il popolo e lo inviterà a non stare tranquillo per il solo fatto che tutto va bene, ma a porre l'attenzione sui segni di cambiamento che Dio invia perché Israele non abbandoni la retta via) sia nei momenti più difficili, come l'Esilio in Babilonia (in questi casi i profeti consoleranno il popolo che avrà perso ogni speranza con l'invito a pensare che come Dio non ha abbandonato Israele quando era schiavo in Egitto, così non lo abbandonerà in questo abisso di disperazione). 
  • LIBRI POETICI O SAPIENZIALI:
    Soggetto di questi libri è la saggezza che non è solo una caratteristica di uomini con grande esperienza (gli anziani) ma è la presenza di Dio nella storia dell'uomo. In questi libri, con forme a volte estremamente poetiche vengono richiamate le caratteristiche della Sapienza di Dio, che ha agiro nel mondo fin dalla Creazione: è da uomini saggi saperla individuare e leggere nella vita di ogni giorno.  
Il NUOVO TESTAMENTO ha una suddivisione un po' più articolata, soprattutto se si vogliono sottolineare maggiormente le origini delle lettere (uno dei generi al suo interno). 

  • I VANGELI:
    sono per i Cristiani i libri fondamentali: tanto che spesso si usa, sbagliando, il termine Vangelo per indicare tutto il Nuovo testamento, che come abbiamo visto è molto più articolato. I quattro Vangeli narrano la vita di Gesù in modo sostanzialmente analogo, sebbene siano molte le caratteristiche li fanno distinguere chiaramente fra di loro.
    Matteo: ebreo di origine, esattore delle tasse e poi apostolo, Matteo scrive di Gesù per dei cristiani di origine ebraica. Racconta la vita di Gesù fin dalla sua nascita e pone l'accento sulle caratteristiche che lo uniscono alla storia di Salvezza incarnata dalla vicenda del Popolo Ebraico: Gesù è il Messia promesso. Matteo è anche l'autore del libro degli Atti degli Apostoli.
    Marco: di origine romana, Marco è stato segretario di san Pietro ed è il primo che scrive un Vangelo. Egli parla di Gesù in modo essenziale, partendo da quando Gesù inizia a predicare a 30 anni; dato che per lui è fondamentale presentare Gesù a dei cristiani che non conoscono la storia del popolo ebraico, vuole principalmente parlare del suo messaggio e della salvezza che lui porta a tutti gli uomini.. 
    Luca: medico e di cultura greca, sarà amico e discepolo di san Paolo. Presenta Gesù con un linguaggio molto elegante: racconta della nascita di Gesù e lo presenta cercando di basare il suo racconto su una solida base storica. Egli parla infatti a persone di cultura elevata che non sono di origine ebraica ma greca. 
    Giovanni: è l'ultimo dei Vangeli ed il più originale in quanto si discosta più volte dalla linea narrativa dei primi tre. Giovanni (o i suoi segretari) non ritiene necessario parlare della nascita di Gesù, ma piuttosto del suo carattere salvifico: Egli è Figlio di Dio, presente fin dalla creazione del mondo. E' il più profondo dei 4 vangeli e alcune sue pagine sono dense di significati. E' anche l'autore del libro dell'Apocalisse.
  • GLI ATTI DEGLI APOSTOLI
    E' da considerare secondo libro, continuazione del vangelo di Matteo. Il racconto storico iniziato con la vita di Gesù, prosegue con quello degli Apostoli che dopo la Pentecoste iniziano la predicazione che li porterà in Europa. In modo particolare il libro parla della vicenda di Pietro e Paolo le due colonne sulle quali la Chiesa troverà le sue basi di fondazione. Il racconto si interrompe con la prigionia dei due apostoli a Roma. 
  • LETTERE DI PAOLO e LETTERA AGLI EBREI
    Le 13 lettere scritte da san Paolo (più la lettera agli Ebrei che non è scritta da lui, ma da qualcuno che lo conosceva molto bene) raccontano le relazioni che l'apostolo intratteneva con le comunità da lui fondate. Una volta che le lasciava in mano a dei presbiteri (anziani) poi non le abbandonava, ma cercava di correggerle e sostenerle spedendo a loro delle lettere "pastorali".
  • LETTERE CATTOLICHE o di ALTRI APOSTOLI
    Hanno all'incirca le stesse caratteristiche delle lettere di Paolo, ma sono scritte da altri apostoli e non hanno come destinatari singole comunità (o persone) come quelle di Paolo, ma sono rivolte in generale ai cristiani (cattolico significa infatti universale). 
  • APOCALISSE:
    opera di san Giovanni (o di suoi segretari), l'ultimo libro della Bibbia è forse il più misterioso e per alcuni versi inquietante. L'Apocalisse è un libro di Profezia in cui visioni e sogni misteriosi e difficili da interpretare si susseguono uno dopo l'altro. Il libro è stato scritto agli inizi delle persecuzioni nei confronti dei Cristiani e vuole presentare come la grande fatica e sofferenza che i credenti vivono in quegli anni, sarà fonte di salvezza: come Gesù infatti che è morto ingiustamente sulla croce è risorto vittorioso, così i cristiani hanno nel loro futuro la salvezza. E' quindi un libro di speranza che ha valore anche per i cristiani di ogni epoca. 

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