BUDDHISMO IN BREVE - LA VIA DI MEZZO

Prima dell'avvento del Buddhismo in India, la situazione religiosa era caratterizzata da una grande diversità di credenze e pratiche religiose. La maggior parte della popolazione seguiva la religione vedica, basata sulle scritture sacre dei Veda, che sosteneva il culto degli dèi, i sacrifici e l'importanza del brahmanesimo.

SIDDHARTHA GAUTAMA

Siddhartha Gautama (chiamato in seguito il Buddha: il risvegliato, l'illuminato), è nato attorno al 563 a.C. a Kapilavastu, nell'attuale Nepal, era il figlio del re Suddhodana e della regina Maya.



Secondo la tradizione, Siddhartha trascorse la maggior parte della sua vita nel palazzo reale, protetto dalla sofferenza e dalla malattia, vivendo nella ricchezza e nei vizi, fino a quando non decise di esplorare il mondo al di fuori del palazzo. Durante una serie di viaggi, Siddhartha fece 4 incontri che lo cambiarono profondamente:
  1. incontrò un anziano, 
  2. un malato 
  3. un morto, 
  4. un monaco che si dedicava alla meditazione.
Questi incontri gli fecero capire che la vita è fatta di sofferenza e dolore.

Siddhartha decise di abbandonare la vita di lusso e intraprendere una vita ascetica, cercando la verità e la liberazione dalla sofferenza. Dopo sei anni di meditazione e digiuno, durante i quali rischiò di morire per le eccessive rinunce alle quali si sottopose, intuì la dottrina della "via di mezzo", quindi raggiunse l'illuminazione sotto un albero di fico, diventando il Buddha, ovvero "l'illuminato".


Il Buddha trascorse il resto della sua vita viaggiando in tutta l'India, insegnando agli altri la "via di mezzo", che porta verso la liberazione dalla sofferenza. Insegnò che il desiderio e l'attaccamento alle cose terrene sono la causa della sofferenza e che la liberazione può essere raggiunta attraverso l'ottuplice sentiero, che include la giusta visione, la giusta intenzione, la giusta parola, la giusta azione, la giusta vita, il giusto sforzo, la giusta consapevolezza e la giusta concentrazione.



Il Buddha morì all'età di 80 anni, lasciando un'influenza duratura sulla cultura e la religione dell'India e di molte altre parti del mondo. La sua vita e il suo insegnamento continuano ad essere una fonte di ispirazione per milioni di persone in tutto il mondo.

I LIBRI SACRI

Ci sono diverse tradizioni buddhiste in tutto il mondo, e di conseguenza ci sono anche libri sacri diversi a seconda della tradizione. Tuttavia, ci sono alcuni testi che sono considerati centrali e universalmente riconosciuti come sacri o importanti dal Buddhismo in generale. Di seguito sono elencati alcuni dei testi sacri più importanti del Buddhismo:
  • Tripitaka: È il canone buddhista più antico e sacro, composto da tre sezioni: il Vinaya Pitaka (testi sulle regole monastiche), il Sutra Pitaka (testi sui discorsi del Buddha) e l'Abhidhamma Pitaka (testi filosofici e psicologici).
  • Dhammapada: È una raccolta di versi del Buddha Gautama, che trattano di vari temi come la saggezza, la meditazione, l'etica e la pratica buddhista.
  • Sutta del Loto: È uno dei testi sacri più importanti della tradizione Mahayana, che contiene la famosa Parabola del Loto.
  • Sutra del Cuore: È un testo breve ma molto importante del Buddhismo Mahayana, che tratta della vacuità (svabhava) e della verità ultima.
  • Avatamsaka Sutra: È un testo sacro del Buddhismo Mahayana, che esplora la natura della realtà e dell'illuminazione, utilizzando simboli e metafore.
  • Vimalakirti Nirdesa Sutra: È un testo del Buddhismo Mahayana, che presenta un dialogo tra il bodhisattva Vimalakirti e vari discepoli del Buddha Gautama.
  • Lotus Sutra: È un testo sacro del Buddhismo Mahayana, che insegna la dottrina dell'unicità di tutti gli esseri senzienti e la capacità di tutti gli esseri di raggiungere l'illuminazione.
Questi sono solo alcuni dei testi sacri più importanti del Buddhismo, ma ci sono anche molte altre opere che sono considerate sacre o importanti da diverse tradizioni buddhiste.

LE TRE CORRENTI BUDDHISTE

Ci sono diverse correnti all'interno del Buddhismo, ma le tre principali sono il Buddhismo Theravada, il Buddhismo Mahayana e il Buddhismo Vajrayana.

Il Buddhismo Theravada è considerato la corrente più antica e tradizionale del Buddhismo. Si concentra sull'interpretazione letterale dei testi canonici e sull'ottenimento della liberazione individuale attraverso la meditazione e la pratica buddhista. Questa corrente è diffusa principalmente in Sri Lanka, Thailandia, Cambogia, Laos e Myanmar.

Il Buddhismo Mahayana è una corrente più recente e si concentra sulla compassionevolezza, la saggezza e la realizzazione dell'illuminazione per il benessere di tutti gli esseri senzienti. Si crede che tutti gli esseri possano raggiungere l'illuminazione e diventare bodhisattva, ovvero esseri compassionevoli che lavorano per aiutare gli altri a raggiungere la liberazione. Il Buddhismo Mahayana è diffuso principalmente in Cina, Giappone, Corea e Vietnam.

Il Buddhismo Vajrayana, conosciuto anche come Buddhismo tibetano, è una forma esoterica del Buddhismo Mahayana, che utilizza pratiche rituali, mantra, mandala e tantra per raggiungere l'illuminazione. Si crede che sia possibile raggiungere la liberazione in una sola vita attraverso queste pratiche avanzate. Il Buddhismo Vajrayana è diffuso principalmente in Tibet, Bhutan, Nepal e Mongolia.



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