NOME (SIGNIFICATO)
Giacomo il Maggiore (detto "Maggiore" per
distinguerlo da Giacomo di Alfeo). Il nome Giacomo deriva dall'ebraico Ya'akov
(italianizzato in Giacobbe) e significa "colui che soppianta" o
"colui che afferra per il tallone". Lui e il fratello Giovanni furono
chiamati da Gesù "boanergés", che significa "figli del
tuono", forse per il loro carattere impetuoso. Era figlio di Zebedeo.
Era originario di Betsaida, una città di pescatori sulla
riva settentrionale del Lago di Tiberiade (o Mar di Galilea), in Galilea, infatti
era pescatore
BREVE VITA
Giacomo era un pescatore, fratello dell'apostolo
Giovanni. La sua vita cambiò quando lui e il fratello abbandonarono la barca e
il padre Zebedeo per seguire Gesù, diventando "pescatori di uomini".
Era un uomo dal carattere impetuoso, tanto che Gesù li soprannominò "figli
del tuono". Fu testimone privilegiato di momenti cruciali della vita di
Gesù, come la Trasfigurazione sul monte e l'agonia nel Getsemani.
LUOGO E MOTIVO DELLA MORTE
Fu giustiziato per ordine dell’imperatore Erode Agrippa
nell’anno 44 d.C. dopo una serie di persecuzioni dei cristiani. In questo modo,
Giacomo il Maggiore divenne il primo apostolo a morire per la fede
cristiana.
LUOGO DI SEPOLTURA
Secondo la tradizione, dopo la decapitazione il suo corpo
fu traslato in Spagna. Nell'831, in seguito a un fenomeno luminoso sul monte
Liberon, fu scoperto un sepolcro con la scritta "Qui giace Jacobus, figlio
di Zebedeo e di Salome". Questo luogo divenne poi Santiago di Compostela.
SIMBOLO
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