I Kami nella religione tradizionale del Giappone, lo Shinotismo.


Lo Shintoismo, la religione tradizionale del Giappone, possiede una grande quantità di entità  lontane dal modo di concepire le divinità della religione occidentale. Questi esseri non sono infatti assimilabili a dei,  a semidei o a creature mitologiche… e ciò rende la loro descrizione piuttosto difficile.

Innanzitutto, parlando di Shintoismo è piuttosto comune il concetto di Kami. Il kami è qualsiasi entità spirituale, divina o soprannaturale, che possiede qualità eccezionali e ispira rispetto o timore. I kami possono essere associati a elementi naturali, luoghi, fenomeni, oggetti, o anche a spiriti di antenati e figure eroiche. Non sono necessariamente divinità nel senso occidentale del termine, ma piuttosto forze o presenze sacre che influenzano la vita e il mondo. In Giappone quindi ogni cosa è Kami, viva e dotata di energia spirituale. Gli uomini non sono i padroni incontrastati della terra, ma la condividono con altre entità con le quali devono mantenere rapporti di equilibrata convivenza. 

I Kami possono quindi riferirsi a esseri o a una qualità che gli esseri possiedono. Ma mentre ogni cosa contiene kami, solo quelle cose che mostrano la loro natura di kami in un modo particolarmente sorprendente sono definite kami.

Il Kami come proprietà è l'elemento sacro o mistico in quasi ogni cosa. È in ogni cosa e si trova ovunque, ed è ciò che rende un oggetto sé stesso piuttosto che qualcos'altro. La parola significa ciò che è nascosto.

I Kami hanno un potere specifico che dà vita e armonizza, chiamato musubi, e una volontà veritiera, chiamata makoto (tradotto anche come sincerità). Non tutti i kami sono buoni, alcuni sono completamente malvagi.

Kami come 'Dio'

L'idea che i kami siano la stessa cosa di Dio deriva in parte dall'uso della parola kami per tradurre la parola 'Dio' in alcune traduzioni ottocentesche della Bibbia in giapponese. Questo ha causato molta confusione anche tra i giapponesi: il teologo shintoista Ueda Kenji stimò nel 1990 che quasi il 65% degli studenti universitari associava il termine giapponese kami a una qualche versione del concetto occidentale di essere supremo. I kami sono in realtà molto diversi dal concetto occidentale di Dio.

Kami come esseri

Il concetto di kami è difficile da spiegare. Gli shintoisti direbbero che questo è perché gli esseri umani sono semplicemente incapaci di una vera comprensione della natura dei kami. I kami sono spesso descritti come esseri divini, come spiriti o dei. Ma i kami non assomigliano molto agli dei di altre fedi:

  • I Kami non sono divini come le divinità trascendenti e onnipotenti che si trovano in molte religioni.
  • I Kami non sono onnipotenti.
  • I Kami non sono perfetti: a volte commettono errori e si comportano male.
  • I Kami non sono intrinsecamente diversi in natura dagli esseri umani o dalla natura: sono solo una manifestazione superiore dell'energia vitale... una versione straordinaria o imponente.
  • I Kami non esistono in un universo soprannaturale: vivono nello stesso mondo degli esseri umani e nel mondo della natura.

I Kami includono gli dei che hanno creato l'universo, ma possono anche includere:

  • Gli spiriti che abitano molti esseri viventi
  • Alcuni esseri stessi
  • Elementi del paesaggio, come montagne e laghi
  • Potenti forze della natura, come tempeste e terremoti
  • Esseri umani che sono diventati kami dopo la loro morte

Il termine kami è a volte applicato agli spiriti che vivono nelle cose, ma è anche applicato direttamente alle cose stesse, quindi il kami di una montagna o di una cascata può essere la montagna o la cascata reale, piuttosto che lo spirito della montagna o della cascata. Non tutti i kami sono sufficientemente personalizzati per avere nomi; alcuni sono semplicemente indicati come il kami di un dato luogo.

Tre tipi di kami sono particolarmente importanti:

  • Ujigami, gli antenati dei clan: in epoca tribale, ogni gruppo credeva che un particolare kami fosse sia il loro antenato che il loro protettore, e dedicava il proprio culto a quello spirito.
  • Kami di oggetti e creature naturali, e delle forze della natura.
  • Le anime di esseri umani morti di eccezionale levatura.

Una descrizione giapponese dei kami

Motoori Norinaga (1730-1801) fu uno dei più illustri studiosi giapponesi di religione e sostenitori della rinascita dello Shintoismo. Descrisse i kami in questo modo:

"Non capisco ancora il significato della parola 'kami'. Nel senso più generale, si riferisce a tutti gli esseri divini del cielo e della terra che appaiono nei testi classici. Più in particolare, i kami sono gli spiriti che dimorano e sono venerati nei santuari." 

In linea di principio esseri umani, uccelli, animali, alberi, piante, montagne, oceani – tutti possono essere kami. Secondo l'uso antico, qualunque cosa sembrasse straordinariamente impressionante, possedesse la qualità dell'eccellenza, o ispirasse un sentimento di timore, era chiamata kami.

I kami più importanti:

  • Amaterasu (Amaterasu-Omikami): Solitamente tradotta come 'Dea del Sole', e la più grande dei kami. E' il kami del santuario di Ise, e l'antenata della famiglia Imperiale.


  • Izanami - Izanagi: I due kami che diedero vita al Giappone.


  • Ebisu: Un kami che porta prosperità. Originariamente il figlio-sanguisuga abbandonato di Izanami e Izanagi.

  • Benten/Benzaiten: Una kami femminile di origini indù, associata alla musica e alle arti.

  • Hachiman: Tradizionalmente il dio dell'arco e della guerra.

  • Konpira/Kompira Ora il kami della sicurezza in mare, ma originariamente una divinità buddhista. Protegge marinai, pescatori e navi mercantili.

  • Susanoo: Il kami del vento, o il dio delle tempeste, che è sia causa che protezione dai disastri. Il fratello di Amaterasu.

  • Tenjin: Il kami dell'istruzione, originariamente lo studioso giapponese Sugawara no Michizane (845-903 CE). Genitori e figli spesso chiedono a Tenjin di concedere loro successo negli esami.

Fonte: https://www.bbc.co.uk/religion/religions/shinto/beliefs/kami_1.shtml https://www.diatomea.net/storytelling/ykai-oni-yrei-suggestione-superstizione-o-religione/

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